Che cosa è la mia memoria? Come funziona il processo di memorizzazione e di rievocazione? Come agiscono i ‘processi mentali’? Cos’è un ‘desiderio’, si tratta solo di processi neuronali? Cosa mi induce al movimento? Come riesco a controllare milioni di fibre muscolari in un concerto armonico di movimenti? È corretto associare l’ambiente biologico mente-cervello a un ambiente sintetico, a esempio software-hardware? Cos’è la coscienza? È possibile che la mia intelligenza sia ‘il mio privato’ universo? La vitalità della scienza cognitiva negli ultimi decenni ha condotto il filosofo d’orientamento scientifico e lo scienziato d’orientamento filosofico a percorrere itinerari sovrapposti ad altre discipline scientifiche e umanistiche per poter iniziare a dare risposte a tali domande. Una cosa è certa: nel mondo, tutti i sistemi intelligenti conosciuti hanno un corpo! Ed è proprio grazie al corpo che essi possono percepire l’ambiente nel quale sono immersi (il mondo) e possono agire sull’ambiente in maniera diretta. Restando nell’ambito umano, quando un uomo pensa o si esprime con azioni verso il mondo, non è solamente la sua mente che pensa o agisce, ma lo esegue il corpo nel suo complesso. Mettendo in campo tutto il proprio repertorio di esperienze affettive e di pensiero consolidate all’interno del contesto della propria vita. Ebbene, visto che l’uomo cattura tutto ciò dall’universo che lo circonda e che con esso ha un rapporto sistemico, potrei aggiungere un paio di ulteriori domande a quelle già espresse. Domande, forse, centrali:
È possibile che l’intelligenza non sia un processo esclusivo dell’uomo e degli animali ma sia riconducibile a tutti i fenomeni naturali che avvengono nell’universo?
Riusciremo a raggiungere la consapevolezza dell’esistenza di una ‘caratteristica fisica’ per la quale il mondo concreto risponda a una regola insita nella qualità dell’universo?
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