La creatività, allacciata all’intuizione, si presenta come capacità non solo di immaginare ma anche di scoprire, inventare e far fronte con esito positivo a contesti nuovi, nei quali le conoscenze e le attitudini esistenti si rivelano inadeguate, ovvero un innesco a liberare l’energia che risiede in ogni uomo. La creatività e il desiderio espandono tutte quelle attività che ci muovono per dirigerci oltre l’esperienza immediata. Non bisogna dimenticare che il desiderio parte sempre da dove altri erano già giunti e ha come obiettivo ciò che altri avevano già intuito. Tutto quanto oggi è stato realizzato altro non è che l’evoluzione naturale di desideri espressi dall’uomo in momenti precedenti e poi continuamente rievocati dalla sua memoria, dove vanno a fissarsi i ricordi. In altre parole, ogni cosa che viene fatta seguendo le moderne tendenze o desideri dell’uomo rappresenta solamente il passo evolutivo successivo di un lavoro fatto in precedenza (nostro o altrui). Basti pensare alle straordinarie intuizioni di Leonardo da Vinci, molte delle quali sono rimaste nella fase embrionale di progetto e che dopo molti secoli qualcuno ha messo in pratica riversandole su macchine tecnologiche.
«Tutto ciò che succede ha una causa certa e questa causa si trova ad averne un’altra che l’ha prodotta.» (Ippocrate)
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