Il ‘gruppo di Frascati’ e la ‘intelligenza sintetica’
A Frascati, nei laboratori dell’ENEA, da molto tempo si sta percorrendo un filone originale di studi che ha come obiettivo: realizzare la ‘intelligenza sintetica’. Proseguendo nelle attività del Progetto Giasone, una vecchia e mai interrotta impresa cognitiva di Antonio Botticelli, il gruppo ha consolidato la definizione sistemistica di un modello dinamico-funzionale basato sull’osservazione dell’homo e dei sistemi biologici visti nell’ambiente che li contiene e integrati con esso in un unico sistema (con homo intendo indicare la sola struttura fisiologica e intelligente dell’uomo). L’itinerario si è svolto all’interno di un ragionamento privo di influenze e contaminazioni cibernetiche già esistenti ma basato su originali esperienze umane e scientifiche. L’applicazione di questa nuova filosofia tecnologica ha portato alla concretizzazione di Olocontrollo Emulativo che trasforma l’attuale standard degli apparati di controllo automatici (o itineranti preprogrammati) in autonomi (o autodeduttivi) ai quali si deve assegnare solamente l’obiettivo: essi provvedono ‘autonomamente’ a organizzare e utilizzare le proprie destrezze operative per raggiungerlo, con tentativi ed errori, anche attraverso il superamento di ostacoli o condizioni estemporanee impreviste.
Il modello,usato su congegni tecnologici, è poi ‘ri-osservato’ al fine di effettuare aggiustamenti. L’evoluzione del processo si ricongiunge circolarmente con l’emersione di una nuova domanda.
Disse Albert Einstein: «La qualità di una risposta sta nella capacità di generare altre domande.»
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